venerdì 16 luglio 2010

hachiko

 
Hachikō nacque a Odate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923. Era un esemplare maschio, di Akita bianco. All’età di due mesi, venne adottato da Hidesamuroh Ueno, un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokyo, che lo portò con sè nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professor Ueno si dirigeva alla stazione di Shibuya per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone terminava l’attività lavorativa.
Purtroppo il 21 maggio 1925, Ueno morì di arresto cardiaco mentre era all’università. Hachikō, come ogni giorno, si presentava alla stazione per le 3 del pomeriggio (l’orario in cui il suo padrone arrivava alla stazione), ma il professor Ueno non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo offrendogli cibo e riparo.
Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza di Hachikō, tant’è che molte persone andavano a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e la sua età avanzante che lo indebolì progressivamente, il cane continuava imperterrito a dirigersi alla stazione per poter rivedere il suo padrone. Nell’aprile 1934 venne creata una statua in bronzo con le sue sembianze nella stazione di Shibuya, ad opera dello scultore Teru Ando, e lo stesso cane era presente all’inaugurazione (un’altra simile è stata eretta a Odate, il suo luogo natale).
Hachikō esposto al Museo di Shibuya
L’8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all’età di 12 anni, dopo aver atteso, ininterrottamente, per ben 10 anni il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica, la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne, anche, dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo gesto di fedeltà nei confronti del padrone.
Con la venuta della seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, il figlio dello scultore Teru Ando, Takeshi, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.
Nonostante il cane sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al “Museo Nazionale di Natura e Scienza” a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L’8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, ove partecipano vari amanti dei cani che portano i loro omaggi alla sua lealtà e alla sua devozione.

Fonte: Wikipedia


3 commenti:

Rosuen ha detto...

Poverino! ^_^ è stato davvero un cane fedele! Come lo sono un pò tutti i cani in fin dei conti ^_^

パオロ ha detto...

bellissima questa storia..^^

Ora la statua di Hachiko a Shibuya è diventato il posto più famoso dove dare appuntamenti a Tokyo!!

Anche io durante il mio ultimo viaggio a Tokyo ho avuto la fantastica esperienza di aspettare un'amica di fronte alla stataua di Hachiko...sphytor

Unknown ha detto...

Al mio prossimo viaggio non potrò fare a meno di passarci
che bello , poi io adoro gli animali
:)