Ormai le mie uscite cinema sono prevalentemente pomeridiane e
soprattutto cartoni animati .
Quando non avevamo Mattia andavamo al cinema almeno 1 volta
alla settimana a me è sempre piaciuto, ma passerà anche questa epoca e magari
potrò rigodermi film un pochino più impegnativi.
Ultima visione Zootropolis , un film della Disney che
propone nuovamente gli animali ( tenerissimi), effettivamente la trama è anche importante
con contenuti anche molto seri
Ecco la trama :
IL mondo animale è cambiato: non è più diviso in due fra
docili prede e feroci predatori, ma armoniosamente coabitato da entrambi. Judy
è una coniglietta dalle grandi ambizioni che sogna di diventare poliziotta,
poiché le è stato insegnato che tutto è possibile in questo nuovo mondo. Nick è
una volpe che vive di espedienti nella capitale, Zootropolis, dove Judy, dopo
un estenuante training in accademia, approda come ausiliaria del traffico.
Toccherà a loro, inaspettatamente uniti, risolvere il mistero dei 14 animali
scomparsi che tutta la città sta cercando e sventare i piani di chi vuole
impossessarsi del potere locale, secondo l'atavico principio divide et impera.
Zootropolis, cartone Disney supervisionato dall'onnipotente John Lasseter, affronta di petto la tematica più attuale di tutte: l'uso della paura come strumento di governo. E va a toccare un altro degli argomenti più sensibili in ogni epoca, ovvero l'esistenza (o meno) di una predisposizione biologia al crimine per alcune razze e alcune etnie. Ma si spinge anche oltre, andando ad analizzare il rapporto fra massa ed élite, nonché l'opportunità (o meno) di sopprimere la natura selvaggia e istintiva sacrificandola all'ordine sociale, flirtando con l'eterno dilemma se nella formazione degli individui, e delle società, conti maggiormente la natura o la cultura.
In realtà il discorso portante è quello dell'autodeterminazione a dispetto della propria limitata dotazione di base: un discorso che, da Monsters & Co a Planes a Turbo, attraversa molta animazione recente. È la filosofia "Yes you can" che ha portato alla presidenza americana un afroamericano e che sta alle radici del (nuovo) sogno americano. Il corollario di questa filosofia è l'ostinazione "ottusa" di Judy a "non mollare mai", perché nessuno può dirle ciò che può essere e non essere, ciò che può e non può fare. (http://www.mymovies.it )
Zootropolis, cartone Disney supervisionato dall'onnipotente John Lasseter, affronta di petto la tematica più attuale di tutte: l'uso della paura come strumento di governo. E va a toccare un altro degli argomenti più sensibili in ogni epoca, ovvero l'esistenza (o meno) di una predisposizione biologia al crimine per alcune razze e alcune etnie. Ma si spinge anche oltre, andando ad analizzare il rapporto fra massa ed élite, nonché l'opportunità (o meno) di sopprimere la natura selvaggia e istintiva sacrificandola all'ordine sociale, flirtando con l'eterno dilemma se nella formazione degli individui, e delle società, conti maggiormente la natura o la cultura.
In realtà il discorso portante è quello dell'autodeterminazione a dispetto della propria limitata dotazione di base: un discorso che, da Monsters & Co a Planes a Turbo, attraversa molta animazione recente. È la filosofia "Yes you can" che ha portato alla presidenza americana un afroamericano e che sta alle radici del (nuovo) sogno americano. Il corollario di questa filosofia è l'ostinazione "ottusa" di Judy a "non mollare mai", perché nessuno può dirle ciò che può essere e non essere, ciò che può e non può fare. (http://www.mymovies.it )
Se avete voglia di vedere un bel cortone animato ve lo
consiglio
Voto 9
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