lunedì 6 aprile 2015

Pasqua 2015

Buona Pasqua a tutti . Come avete passato questa festa ? Io visto il tempo odioso ( vento e pioggia) ho deciso di stare in famiglia , dunque tipico pranzo con centomila cose da mangiare a tavola dalle 13 alle 16 . Scartato una marea di uova per Mattia, ( non so cosa ne farò di tutto quel cioccolato ) e alle 17 al cinema. Ho portato il mio amore per la frima volta al cinema mi sono emozionata anche perché mi sono ricordata quando portava me e mia sorella il mio papino :) Il film era davvero molto carino Oh è un alieno che appartiene alla specie dei Boov, perennemente in fuga dai Gorg. L'ultimo trasloco dei Boov li ha portati sulla Terra. Oh spera che sia l'inizio di una nuova vita, fatta di socialità e di amicizia, ma il resto della sua specie non la pensa come lui. Per di più, Oh commette un errore che rischia di mandare a monte l'intera colonizzazione e deve scappare per non essere arrestato. S'imbatte così in Tip, unica ragazzina scampata al concentramento coatto del genere umano in Australia. Dopo un'iniziale diffidenza, i due diventano compagni di viaggio, sulla rotta per il ritrovamento della mamma di Tip e forse, davvero, di una nuova vita. Il suo antieroe, Oh, non ci fa tenerezza perché cambia colore quando mente o quando si emoziona, Oh ci conquista perché è un disastro assoluto, un Hrundi V. Bakshi della galassia, un sabotatore inconsapevole ma totale, capace di destinare all'estinzione un pianeta intero. Il suo è un errore "umano", un sms mandato al destinatario errato, solo che il guaio comporta conseguenze su scala universale. Ma quello che dice il film di Tim Johnson è proprio che, se scappare è l'opzione più popolare (i Boov premiano la vigliaccheria, considerata un valore), avere il coraggio di agire e pensare diversamente dal resto della specie, è una cosa rara, un vero e proprio detonatore di incertezza e di avventura. Così Oh è, anche e soprattutto, un esserino che s'impegna per rimediare, e che, dal caos che ha innescato, saprà tirar fuori quel ribaltamento totale di prospettiva che è prerogativa delle rivoluzioni e dei film migliori.

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